lunedì 16 novembre 2009

Come reagire alla crisi senza abbassare le tariffe

Nonostante il crollo dell’occupazione ed il calo delle revenue, l’ultima ricerca di Smith Travel Research mostra che l’average daily rate (media percentuale quotidiana) degli hotel è cresciuta nell’ultimo mese del 3%. Come si spiega questo tipo di tendenza? Gli hotel stanno aumentando le tariffe in un momento di recessione economica? A queste e tante altre domande risponderemo oggi, scoprendo insieme quello che possiamo definire “Il metodo Cornell – come reagire alla crisi senza abbassare le tariffe”.
La situazione italiana è molto diversa da quella statunitense, e cercheremo di mettere in risalto perché, in Italia, un abbassamento delle tariffe sia spesso necessario in un momento economico come quello attuale. Riteniamo sia comunque molto importante parlare del “metodo Cornell” per capire che nella promozione degli hotel il bianco e nero non è la soluzione migliore, ma ci sono tante strategie diverse e a volte contrapposte che ogni hotel deve saper utilizzare a seconda dei momenti, delle esigenze e delle possibilità.

L’effetto della crisi su ADR (average daily rate), occupazione e RevPAR.
I dati annuali di Smith Travel Research fino a ottobre mostrano un’ADR in crescita del 3.7%, con un calo dell’occupazione del 3% fino al 62.9%, ed una crescita dello 0,6% del RevPAR fino a € 67,58. Nel terzo trimestre, tuttavia, il RevPAR è calato dell’1.1%, muovendosi "in territorio negativo per la prima volta dal secondo trimestre del 1993, ponendo fine ad un trend positivo di aumenti trimestrali costanti nel RevPAR durato 16 anni", ha dichiarato Bobby Bowers, Vice Presidente di Smith Travel Research. "Ci aspettiamo una situazione sempre più difficile da gestire nell'ultimo trimestre del 2009. L’offerta di camere continuerà a crescere, mentre la domanda probabilmente rimarrà debole in numerosi mercati a causa dell’intensificarsi della recessione."

Ridurre le spese al viaggiatore senza intaccare l’integrità delle tariffe.
In questo periodo di difficoltà economica, gli analisti ricordano costantemente a proprietari e direttori di hotel quanto tempo ci sia voluto per recuperare l’integrità delle tariffe dopo le svendite seguite all’11 settembre.Per il momento, stanno cercando di attirare viaggiatori con pacchetti speciali ed extra che riducano le spese complessive al viaggiatore senza sconti sulla tariffa delle camere. L'estate scorsa, i buoni benzina sono stati la promozione che ha riscosso più successo. Quest'inverno, molti hotel offriranno invece colazioni e parcheggi gratuiti, o rimborsi spese per le crescenti tasse imposte dalle compagnie aeree.

Fonte: Hotel Marketing

0 commenti:

Posta un commento