Può il web 2.0 favorire la disintermediazione, per esempio attraverso l’utilizzo di social media che inducano il cliente a prenotare nel sito ufficiale dell’hotel?
Si sostiene che oggi i social network stanno dando un’opportunità incredibile agli hotel per entrare in contatto con i clienti in modo trasparente, senza intermediari. Se c’è un buon servizio, se c’è un buon rapporto qualità-prezzo, si creano le condizioni favorevoli per creare buzz, recensioni e discussioni sul proprio brand, e questo è un volano eccezionale per la visibilità online.
Nell’ottica dell’intermediazione, non tenere conto dei social network sarebbe un grosso errore. Se c’è una buona visibilità infatti, belle recensioni e un’ottima brand reputation, allora si può puntare alla disintermediazione.
Si suggerisce ugualmente di non ignorare i social network: Che vi piaccia o meno, sono una grande rivoluzione. Si possono ignorare, oppure ascoltare quello che dice la gente e imparare a interagire con chi lascia commenti su di voi, rispondendo non solo alle recensioni negative ma anche a quelle positive.
Il gap on-line che ha causato l’esplosione degli intermediari è dipeso anche dalla mancanza di formazione degli albergatori riguardo al sistema, al mondo di internet, che è in continua evoluzione. Lo scoglio più grande per l’albergatore è sempre stato di carattere formativo e culturale. Ecco perchè c'è bisogno di fare sistema, formare gli operatori, condividere le esperienze, per avere una migliore visione del mercato, comprenderne le dinamiche e fare la differenza.
Trovare il giusto partner e il giusto aiuto è importantissimo per l’hotel.
Fonte: Booking








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