martedì 20 ottobre 2009

Le recensioni false sono perseguite legalmente.

Si è sostenuto l’iniziativa degli albergatori contro le recensioni false e le diffamazioni pubblicate su TripAdvisor, contro cui sembra che gli hotel non riescano a difendersi.

D’altro canto c’è da chiedersi chi protegga gli utenti dalle false reviews pubblicate dagli albergatori con i più svariati stratagemmi, non tanto a detrazione dei competitor, quanto più per gonfiare e falsare il proprio ranking.

Come abbiamo già fatto in passato, vi sconsigliamo vivamente di esercitare questa pratica. Prima di tutto i lettori sono ormai capaci di distinguere un commento veritiero da uno falso: se ci sono affermazioni troppo elogiative e termini formali che potrebbero essere utilizzati solamente in ambito alberghiero, stiate pur certi che in pochi crederanno che si tratti di un commento attendibile.

In secondo luogo è diventata un’attività estremamente pericolosa: mentre infatti TripAdvisor ha adottato un sistema di riconoscimento pubblico degli alberghi le cui recensioni risultano sospette, in America le reviews false pubblicate on-line per manipolare le scelte degli utenti sono diventate perseguibili per legge.

Il bollino rosso di TripAdvisor

Sono già in molti gli hotel che possono vantare il cosiddetto “bollino rosso” (red disclaimer) di TripAdvisor. Per mettere in guardia gli utenti, ma soprattutto per scoraggiare gli albergatori dal pubblicare recensioni fraudolente, il social network ha introdotto una dicitura in rosso sulla pagina degli alberghi le cui reviews, a seguito di segnalazioni degli utenti e relativi accertamenti, sono risultate false.

Il messaggio recita: “TripAdvisor ha ragionevoli motivi di credere che questa struttura o individui associati a questa struttura, abbiano tentato di manipolare il nostro indice di popolarità interferendo con la natura obiettiva delle nostre recensioni. Per favore, siete pregati di tenere conto di questo durante il processo di ricerca di informazioni per i vostri piani di viaggio”.

Il disclaimer ha una data di scadenza che varia per ogni hotel: una volta on-line infatti, TripAdvisor collabora con l’hotel per far sì che il bollino rosso venga rimosso dalla pagina, sulla base della garanzia che l’albergo cesserà l’attività fraudolenta.

0 commenti:

Posta un commento