martedì 13 settembre 2011

Revenue Manager

Il Revenue Manager ha il compito di coordinare il settore room division (front office e settore piani) con il settore commerciale dell’hotel. E’colui che determina la strategia commerciale da attuare in albergo, ne coordina le azioni correttive avendo una conoscenza approfondita del mercato, dello storico e delle variabili tariffarie legate alla vendita per segmenti. La sua attività comprende assumere le decisioni tariffarie, stabilire le web marketing action, gestire la contrattazione con i canali off line e on line, monitorare, analizzare e definire le azioni strategiche da attuare per la brand reputation, il benchmarking.

Il Revenue Manager è il professionista che affianca il direttore commerciale e marketing nella definizione del piano strategico, di quello operativo e nella stesura del budget dei ricavi. A seconda della tipologia di azienda e del tipo di organizzazione aziendale dell’albergo, può dipendere direttamente dal direttore o essere integrato nell’organico dell’area marketing o semplicemente commerciale.


L’obiettivo di questa figura è ottimizzare il volume di affari tramite il controllo integrato di camere ancora disponibili alla vendita. Deve conoscere le dinamiche dei vari canali distributivi, soprattutto 
l’e-commerce, e monitorarne la produzione, analizzando la redditività dei clienti ed effettuando analisi di mercato e benchmarking. Team leader, motivatore, determinato e dalla personalità vincente, orientato a migliorare sempre i propri risultati.

Il Revenue Management alberghiero è l’utilizzo incrociato di tecniche di pricing, canali distributivi, 
strategie di vendita e promozionali che si basano sulla conoscenza di dati storici, modelli matematici e statistici relativi all’azienda alberghiera. Il Revenue Management si è diffuso a partire dai primi anni ’80 negli Stati Uniti nell’ambito delle compagnie aeree, a seguito della liberalizzazione delle tariffe e tratte (deregulation) e alla conseguente esigenza di prestare maggiore attenzione ai costi e alle variabili del mercato per ottimizzare i rendimenti, incrementando vendite e massimizzando i profitti.

Questo nuovo approccio commerciale teso a riempire gli aerei attraverso strategie di differenziazione dei prezzi che variavano in base al periodo o al tasso di occupazione, ben presto ha ispirato anche gli alberghi che hanno sentito la forte necessità di ottimizzare i rendimenti. E’ per questo motivo che le aziende alberghiere, in particolare di grandi dimensioni, hanno deciso di investire su questi tipi di professionalità o diversamente di avvalersi di consulenti esterni.

Per quanto riguarda le competenze del Revenue Manager deve sicuramente possedere la conoscenza dei principali strumenti informatici e soprattutto del web, poichè l’attività principale si svolge sia attraverso i portali di intermediazione o tramite i vari channel manager che agevolano il lavoro del cambio delle tariffe continuo, sia e soprattutto attraverso l’analisi delle recensioni sulla qualità percepita dei clienti e dei feedback lasciati dai viaggiatori nei vari social network. Il lavoro quotidiano è ormai segnato in maniera netta dall’utilizzo di questi strumenti, oggi indispensabili per la brand reputation degli hotel.

Il Revenue Management rappresenta l’evoluzione dello Yield Management, che tiene fortemente conto della sensibilità e dell’intuito del Revenue Manager nei confronti del mercato e più precisamente dell’effetto che può avere una data tariffa a livello commerciale futuro ed al circuito virtuoso che può attivare il “passa parola on-line” dei Social Network. Ovviamente tutta l’impalcatura tariffaria del Revenue Management, senza una corretta e attenta azione di vendita e di fidelizzazione da parte della Reception, risulta poco efficace ed avvolte infruttuosa. Lo stesso Revenue Manager deve avere delle forti doti relazionali ed analitiche allo stesso tempo, attività indispensabili per la buona riuscita dell’attività.

Formazione e requisiti per l’accesso al ruolo

Tra i requisiti che si devono necessariamente possedere per poter ricoprire il ruolo di Revenue Manager vi sono la conoscenza di tutti i settori dell’hotel, esperienza al desk e back office in hotel, in particolare quindi reception, reservation department e ufficio booking, conoscenza del travel online, ottimo utilizzo dei fogli elettronici (excel) e conoscenza delle statistica, conoscere i principali strumenti quali channel manager, booking engine e le dinamiche del nuovo web.

La formazione del professionista che vuole intraprendere questa attività non può infatti prescindere dalla conoscenza dei principali reparti dell’hotel, conoscerne le problematiche ed i meccanismi che permettono i flussi di comunicazione interni, quindi l’aver lavorato o lavorare all’interno di un hotel anche e soprattutto alla reception è sicuramente importante per questa professione, preferibilmente avendo maturato una buona esperienza come capo ricevimento.

Per poter elaborare le più efficaci politiche tariffarie è necessario che il candidato a ricoprire il ruolo di Revenue Manager abbia la capacità di analizzare i segnali che provengono dal mercato, analizzare più dati e fonti contemporaneamente, indicatori geografici, territoriali e anche metereologici, con spirito critico per intuire tendenze del mercato e variazioni relative alla domanda e all’offerta, ivi comprese dei concorrenti.

Il Revenue Manager si troverà a lavorare costantemente con numeri e calcoli, dunque una buona base di conoscenza della matematica sarà senz’altro di aiuto al suo lavoro. 

Per quanto riguarda la formazione del Revenue Manager, non è esclusiva la provenienza da studi in ambito turistico. Fondamentale è essersi formato teoricamente e tecnicamente sulle strategie di revenue management:

strategic positionning e pricing, strategic hotel benchmark in ottica revenue-management, hotel e-distribution, sales e marketing management. Anche se non riconosciuti a livello internazionale, in Italia a tal fine esistono alcuni corsi per revenue manager come anche alcuni master specialistici di Revenue Management che permettono di comprendere le logiche della tariffazzione dinamica ed il legame indissolubile tra Revenue Management, Sales e Web Marketing.

Vincenzo D'Angelo





martedì 6 settembre 2011

La gestione dei commenti negativi su Facebook e Twitter

Sono stati versati fiumi d’inchiostro e riempite milioni di pagine web per far capire agli albergatori l’importanza di monitorare e rispondere alle recensioni negative sui siti come TripAdvisor.

Ma come comportarsi con le critiche postate sulla bacheca di Facebook o su quella di Twitter? Anche in questo caso c’è una “netiquette” da tenere presente. Restare indifferenti, o peggio ancora eliminare le lamentele lasciate da un cliente, potrebbe essere davvero nocivo per l’immagine del vostro hotel.

I social network rispondono molto più di qualunque altro strumento on-line all’esigenza degli utenti di comunicare in maniera trasparente con la struttura, e qualsiasi comportamento incoerente con questo principio, non potrà che essere giudicato negativamente da tutti i vostri follower e amici.

Come reagireste nei panni di un cliente che di fronte a una più o meno legittima critica, ottiene come risposta il silenzio? Un utente on-line, partecipando a una discussione su questo tema, ha scritto:

“Recentemente ho esposto una lamentela sulla bacheca Facebook di un hotel che non ha onorato un buono premio vinto a un’asta di beneficienza. Ho scritto lì solo dopo aver cercato di parlare con il general manger. Hanno rimosso il commento prima ancora di aver provato a contattarmi, cosa che ovviamente mi ha fatto infuriare ancora di più. Un buon servizio ai clienti via telefono, e-mail, così come sui canali sociali, può risparmiare così tanti grattacapi alle aziende e prevenire l’ opinione negativa che ne deriverebbe per il brand. Alla fine abbiamo risolto la questione, ma ci
scommetterei che se chiedeste a 20 dei miei amici, solo pochi si ricorderebbero che il problema è stato superato, mentre il resto ricorderebbe solo la mia rabbia iniziale.”

Sinceramente, non mi è mai capitato di vedere commenti negativi sulla bacheca dei nostri clienti e non conosco nessuno che ne abbia rimossi, ma ogni giorno vedo sempre più utenti che comunicano con le strutture direttamente sui social network, quindi non mi stupirei di vedere qualche lamentela a caldo su un profilo sociale prima o poi.

Dal momento che già diversi albergatori ci hanno chiesto come dovrebbero comportarsi in un caso del genere, ecco alcune indicazioni per gestire in modo corretto le situazioni più “spinose”:

Non rimuovete mai un commento almeno che non sia offensivo Su Facebook: solo se ricevete offese gratuite o attacchi personali rivolti a qualcuno dei vostri collaboratori siete più che autorizzati a cancellare un commento dalla bacheca o addirittura a bannare un profilo. In caso contrario, cercate di comportarvi come fareste su TripAdvisor e affrontate il problema senza ignorarlo. Se riuscite a risolvere la questione (in pubblico o in privato), potete chiedere al cliente se potete eliminare la conversazione o, preferibilmente, se questo può confermare in bacheca che il malinteso è stato chiarito. Questo è un ottimo modo per dimostrare ai vostri amici che siete attenti alle necessità degli ospiti.

Su Twitter: qui non è possibile eliminare un commento, ma potete senz’altro scrivere pubblicamente una risposta indirizzata all’utente o un post generico in cui dite la vostra. Nel caso si tratti di qualcosa di davvero offensivo, senz’altro gli altri follower capiranno che è un comportamento solo da biasimare.

Rispondete sempre, con umiltà e senza polemiche
Questo vale su ogni canale su cui sia possibile dare un risposta. Proprio come accade su TripAdvisor, anche su Facebook e Twitter dovete dimostrare a tutti coloro che vi leggono che siete proattivi e attenti alle esigenze dei vostri clienti, quindi rispondete ad ogni tipo di critica. L’
importante è cercare di mantenere i toni bassi, evitando atteggiamenti stizziti e polemici, questo
non può che far infuriare ancora di più l’ospite e mostrare agli altri utenti che siete stati colpiti nel vivo.

Condividete la risoluzione dei problemi
Se il problema di cui un cliente si è lamentato è qualcosa di concreto (una doccia che non funziona, la televisione rotta, un prodotto scadente nella colazione), dichiarate apertamente come e quando siete intervenuti o come intendete intervenire per evitare che il problema persista.

Se volete offrire un risarcimento, fatelo privatamente. Dal momento che sia su Facebook che su Twitter è possibile farlo, contattate un utente privatamente se desiderate risarcirlo in qualche modo. Facendolo pubblicamente sembrerà solo di voler mettere una toppa al problema, se invece scrivete in privato all’utente offrendogli un coupon o un codice promozionale esclusivo, farete sentire speciale il cliente offeso, che potrebbe in questo modo lasciar correre e magari rimuovere il suo post negativo, oppure scrivere un ringraziamento pubblico in bacheca.

Fonte: Booking