lunedì 15 novembre 2010

L’Analisi strategica

Nel Piano di sviluppo l’Analisi strategica rappresenta la prima parte e contiene la storia dell’azienda, il profilo dei soci e delle risorse impegnate nella gestione, la descrizione dei prodotti/servizi offerti e la tipologia della clientela servita.

Il grado di dettaglio di questa parte è naturalmente funzione della finalità della redazione del Piano e dei destinatari cui è rivolto, ma l’aspetto centrale di questa parte è rappresentata dall’analisi finalizzata ad evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’impresa misurandone nel contempo anche il grado di forza.

Quest’approccio, che non può prescindere dall’osservazione dei concorrenti diretti o indiretti (benchmarking), comprende anche l’analisi delle opportunità e delle minacce provenienti dal mercato di riferimento dell’impresa.

Il portato di quest’analisi è una matrice (o quadro di sintesi) che fornisce preziose indicazioni a chi è preposto alla formulazione delle scelte (vedi schema sottostante).

RILEVANZA

PUNTI DI FORZA

PUNTI DI DEBOLEZZA

OPPORTUNITA'

MINACCE

BASSA

MEDIA

ALTA

L’acquisizione di conoscenze in merito alla domanda, alle sue esigenze e al comportamento tenuto dalle altre aziende del settore consente all’imprenditore di valutare non solo il grado di efficacia delle proprie strategie, ma anche di cogliere le opportunità di mercato mancanti.

Fonte: Booking

Vincenzo D'Angelo


giovedì 4 novembre 2010

Il piano di sviluppo. Indispensabile.

Il Piano di sviluppo, come visto, può avere molteplici fruitori/destinatari. Per cominciare, risulta indispensabile all’imprenditore preposto alla direzione delle imprese alberghiere per verificare in anticipo la probabilità di successo di un nuovo piano degli investimenti atto a modificare la forza competitiva dell’impresa.

Sempre restando all’interno dei confini organizzativi, il Piano di sviluppo risulta utile per il personale aziendale; infatti, è necessario che tutti i protagonisti della produzione del servizio operino in modo corale, avendo condiviso la strategia dell’impresa.

Inoltre, il Piano di sviluppo rappresenta un valido strumento di conoscenza per gli interlocutori esterni quali banche, investitori, ecc. Con l’entrata in vigore degli accordi di Basilea II, gli istituti di credito eroganti richiedono questa documentazione ai fini della valutazione dell’affidabilità aziendale, a sua volta strumentale per l’assegnazione del rating all’impresa richiedente.

Frequenti sono anche i casi in cui si decide di ampliare la compagine societaria, mediante l’ingresso di nuovi soci. In questo caso il Piano di sviluppo rappresenta l’elemento indispensabile di valutazione della convenienza dell’investimento.

Vincenzo D'Angelo