sabato 27 marzo 2010

Offerte "Imperdibili"

Quali sono gli ingredienti per fare delle vostre offerte un punto di distinzione?

Create un’esperienza a 360 gradi, che non comprenda solo uno sconto, un servizio gratuito o un’altra delle solite banalità che contraddistinguono nella maggior parte dei casi le offerte speciali degli hotel: inventatevi una situazione e offrite tutte le piccole cose che possono servire a ricrearla.

Un esempio? Lo Sheraton di Philadelphia offre un divertente Romantic Godiva Getaway Package un pacchetto romantico speciale, firmato Godiva (una delle migliori marche di cioccolato al mondo). Il pacchetto comprende, oltre al soggiorno in King Room a prezzo scontato, un prezioso cofanetto di cioccolatini Godiva, uno speciale CD con musica d’atmosfera, una guida ai dieci luoghi più romantici della città e late check-out.

Accontentate i vostri clienti! Ovviamente conoscerete perfettamente i clienti target della vostra struttura, dunque potrete dedicare soprattutto a loro le vostre offerte speciali. Se il vostro hotel è spesso meta di viaggi di nozze, indagate su cosa solitamente amano fare i vostri ospiti in luna di miele (cene per due, trattamenti in spa, particolari tour, picnic, ecc.) e preparate un pacchetto che comprenda tutto questo.

Un hotel in montagna ad esempio, immerso nel verde, può offrire escursioni guidate particolari, come ha fatto il Fairmont Chateau Whistler che propone il pacchetto “Water Ways”, con una cena a tema e un tour in canoa.

Se non avete idee potete sempre provare a chiedere direttamente ai vostri clienti un’opinione tramite Facebook o Twitter.

Pensate ad un nome originale, magari anche emotivamente coinvolgente: spiazzate e meravigliate i clienti! Anche se la vostra offerta consiste solo in uno sconto, provate a renderla più interessante almeno attraverso il nome. Ad esempio sempre l’Inn at Occidental propone il pacchetto last minute “R” Package - Relax! Rejuvenate! Rekindle Romance! (Pacchetto “R” – Rilassati! Ringiovanisci! Riaccendi il Romanticismo!) , oppure lo Stanford Inn by the Sea di Mendocino in California ha ideato il “Fall in Love with Life, Again!” (“Innamorati della vita, di nuovo!”).

Fonte: Booking
Vincenzo D'Angelo

lunedì 22 marzo 2010

Vendere o Gudagnare?

Cos'è più importante per un'azienda, vendere o guadagnare?
Aspetto i vs. commenti.


Vincenzo D'angelo

“best practices”

Valorizzazione della USP: la Unique Selling Proposition che contraddistingue la struttura, bisogna inserire tutti i monumenti della località. Indicare la vicinanza a tutti i monumenti non solo ad alcuni.Queste indicazioni, sono di valore sia per l’utente che per i motori di ricerca.
E dove sono finiti i letti a baldacchino, i mobili d’epoca e la sala colazione con vista sui tetti? Questi sono tutti aspetti che rendono la struttura unica e particolare e che nella homepage dovrebbero essere perlomeno citati.

Features vs. Benfits: il testo non deve contenere solo una lista delle caratteristiche (features) dell’hotel. Di fronte a queste l’utente è solo un soggetto passivo, ma il testo deve rendere l’utente parte attiva dell’immagine e gli si fa percepire quali sono i benefici (benefits) che potrebbero derivare da tali features. Questo rende la comunicazione molto più efficace.
È meglio dire al cliente che l’hotel è a pochi metri da una Piazza importante, o che dall’hotel potrà raggiungere in meno di un minuto la spiaggia e tutti gli altri luoghi balneari? E’ meglio dirgli che l’hotel è situato in un palazzo ottocentesco, o che ogni sera potrà riposarsi in un ambiente storico raffinato ed elegante perfetto per recuperare le energie?

Rivolgetevi direttamente a chi vi sta leggendo: il testo non deve essere impersonale, la descrizione dell’hotel che appare all’utente distaccata, didascalica e brochuristica, non conferisce fiducia o interresse. Meglio dare del “tu” o del “voi” all’utente, perché conferisce un maggior senso di familiarità e sicurezza.
Words tell, emotions sell: Tutti i copywriter lo sanno. Le emozioni delle persone sono la prima leva motivazionale che spinge all’acquisto. La gente compra perché spinta da una specifica emozione, come la paura, il dolore, un forte desiderio. Ecco perché è fondamentale coinvolgere l’utente emotivamente a partire dal testo del sito dell’hotel. È importante che la persona percepisca visivamente, quasi in modo multi-sensoriale che cosa significa stare nel vostro hotel. Dovete trasmettere all’utente qual è il “mood” dell’hotel, solo così l’utente potrà capire se è quello che stava cercando.
L’hotel come vera esperienza di viaggio

Quello che è importante sottolineare è che ciò che cerca l’utente oggi non è un hotel, ma una vera e propria esperienza di viaggio, e che questa esperienza comincia proprio da sito Internet.

Fate assaggiare al vostro cliente che cos’ha il vostro albergo da offrirgli per render il suo viaggio unico, fategli offerte che non può rifiutare, ricreate l’inconfondibile atmosfera della vostra struttura prima di tutto con i testi, ma anche con la grafica e il design, che devono sposarsi perfettamente ai testi stessi.

Fonte: Marketing
Vincenzo D'Angelo

Internet Mobile come nuova Terra Promessa.

Gli investimenti pubblicitari su Mobile cresceranno dell’85% quest’anno, passando dai 320 milioni dollari del 2009 ai 593 milioni di quest’anno, per raggiungere entro il 2013 addirittura i 1,6 miliardi di dollari.

Sono dati di grande portata, che rivelano chiaramente come l’Internet Mobile si stia già profilando quale nuova Terra Promessa per tutte le aziende desiderose di acquistare nuovi clienti e nuova visibilità in un terreno ancora per gran parte inesplorato.
SMS advertising: come coinvolgere la comunità attraverso messaggi di testo

La prima cosa che viene in mente parlando di mobile-marketing sono i messaggi di testo: in effetti questi sono un ottimo modo per rivolgersi agli utenti in modo personalizzato, rilevante e tempestivo. Inoltre, poiché si tratta di campagne fondate su un’unica, chiara “call-to-action”, se ne può tracciare precisamente la “redemption”, ovvero il rendimento.

Un esempio di grande efficacia che anche voi potreste provare a mettere in pratica, è la campagna di mobile-marketing realizzata dall’Hotel Casa Del Mar di Santa Monica in California: con l’intenzione di creare una “opt-in list” (mailing list di iscritti consenzienti) di utenti locali identificati come potenziali clienti.

Attraverso pubblicità tradizionale e sui social network, l’hotel ha invitato i clienti ad iscriversi alla propria mobile-newsletter ed entrare a far parte del nuovo “Mobile Loyalty Club” dell’hotel in cambio di un’offerta speciale (in questo caso un numero illimitato di Bloody Mary o flute di champagne gratuiti durante il Sunday Brunch nel ristorante dell’hotel).

I risultati? Sono stati davvero buoni:

Tasso di ricezione da parte dei clienti iscritti del 100% e tasso di coinvolgimento attivo del 75%
“Redemption rate” del 27% e conseguente incremento delle revenue
Creazione di un database di utenti locali a cui l’hotel può proporre promozioni volte alla vendita di servizi dell’hotel che ne possono aumentare le revenue (cene o pranzi al ristorante, trattamenti spa, ecc)
Un ROI dell’iniziativa del 450% tutt’ora in crescita

Applicazioni Travel per iPhone: mettete a disposizione dei vostri utenti una vera risorsa di viaggio. Un altro trend emergente in America è la creazione da parte di grandi catene alberghiere di vere e proprie applicazioni per iPhone (che negli States hanno letteralmente sbancato e sono in pochi ormai a non averne uno) per mettere a disposizione dei clienti vari servizi e di conseguenza fidelizzarli.

Sempre più viaggiatori usano lo smartphone per navigare e cercare assistenza e servizi a livello locale quando arrivano a destinazione, ecco perché, dopo Choice Hotels, Starwood e Four Seasons, di recente è stata la Hilton a rilasciare ben 3 applicazioni gratuite per i propri clienti.

In un primo momento Hilton ha lanciato un sondaggio, dal quale è risultato che il 58% dei suoi clienti avrebbe volentieri usato il cellulare per fare il check-in, il 57% per modificare una prenotazione e il 42% per prenotare i propri soggiorni di lavoro.

Sulla base di questi risultati Hilton ha messo a disposizione delle applicazioni che permettono agli utenti di gestire moltissimi aspetti dell’esperienza di viaggio:

Ricerca degli alberghi più vicini alla propria posizione, a seconda dell’indirizzo, della città, dell’aeroporto in cui il cliente si trova, grazie ad una integrazione con mappe GPS
Fare una nuova prenotazione e controllare, modificare e cancellare le prenotazioni già effettuate
Fare il check-in online fino a 48 ore prima dell’arrivo (riservato ai membri del programma fedeltà dell’Hilton)
Fare ordinazioni al ristorante e richiedere servizi da avere disponibili non appena arrivati in albergo Controllare i punti guadagnati per i clienti fidelizzati Anche in questo caso la risposta da parte dei clienti è stata molto positiva, tanto che le applicazioni, rilasciate alla fine del 2009 sono già state scaricate oltre 6.000 volte.

In Italia ancora non ci sono stati casi di rilievo in questo senso, anche perché la nostra realtà è fatta di piccole catene e molti alberghi indipendenti che non possono assumersi i costi di sviluppo di questo tipo di applicazioni. Probabilmente però questa condizione è destinata a cambiare non appena il mercato sarà più maturo e le tecnologie avranno un costo ancora più accessibile.

lunedì 1 marzo 2010

Raggiungere i primi posti nei Social Media

Sono i vostri clienti a lasciare commenti buoni o cattivi su TripAdvisor, e non potete certo controllare come e quando, ma potete certamente fare qualcosa perché scrivano e perché scrivano bene.

Come? Lo spiega la direzione degli hotel di lusso HKH di New York, i cui dirigenti, scoperto quanto era facile farsi pubblicità gratuita attraverso il passaparola ed i social media, si sono posti l’obiettivo di raggiungere le prime posizioni su TripAdvisor per tutti e 4 gli alberghi del gruppo
e ce l’hanno fatta.

il successo su tutti i fronti:

Hanno coinvolto tutto lo staff al completo in quello che stava succedendo su TripAdvisor e sugli altri social network e preparandolo a gestire e rispondere a tutti i commenti.

Hanno assunto le persone più sorridenti e gentili possibili per offrire ospitalità “autentica” e lasciare sempre elettrizzati i clienti dopo l’esperienza di soggiorno e dunque disponibili a pubblicare recensioni positive.

Hanno ascoltato quello che viene detto nelle recensioni, facendo investimenti più che sul marketing su tutto ciò che poteva soddisfare i clienti

Hanno imparato a rispondere o meno alle recensioni con il giusto atteggiamento intervenendo concretamente in caso di commenti negativi.

Di seguito l’intervista fatta dal consulente alberghiero Daniel Edward Craig a Adele Gutman, vice presidente del reparto Sales & Marketing del gruppo HKH:

Ci dica come tutti e 4 gli hotel HKH hanno raggiunto i primi cinque piazzamenti su TripAdvisor:
Molti anni fa, uno dei nostri hotel era nella top ten di TripAdvisor (TA) e un altro al posto 56 e ci siamo chiesti, perché questa disparità?
Abbiamo iniziato a porre attenzione alle recensioni. Era chiaro che le recensioni erano la nostra maggiore opportunità per farci pubblicità col passaparola. Abbiamo deciso di far raggiungere a tutti e 4 i nostri hotel la top 10. Ovviamente soddisfare le esigenze dei nostri clienti non era abbastanza. Per ispirare il desiderio di scrivere una recensione, dovevamo fare in modo che la gente fosse elettrizzata. Avevamo assunto le persone più carine e più simpatiche che potessimo trovare, dovevamo solo prepararle, guidarle e dare loro degli incarichi ben precisi. Ogni hotel discuteva e leggeva a tutto lo staff le recensioni durante gli incontri della mattina e scriveva commenti di risposta. Ogni dipendente, dalla addetta alle pulizie fino al concierge e al general manager, si sentivano orgogliosi per le recensioni positive, cosicché si venne a creare una cultura che si auto-alimentava di offrire sempre un servizio al di sopra delle aspettative. Abbiamo raggiunto i primi risultati nel 2004 e poi nel 2006 abbiamo raggiunto il nostro scopo.

In che modo i vostri hotel si differenziano dai competitor a New York?
Se chiedete ai nostri clienti, probabilmente vi parleranno dello staff amichevole che farebbe qualsiasi cosa per loro. Poi della nostra filosofia, che rende ogni hotel come un club esclusivo che offre spuntini gratuiti, della colazione europea a buffet, del vino servito nel pomeriggio insieme al formaggio. Potrebbero parlarvi anche della connessione Internet gratuita, dell’acqua in bottiglia, della macchina per fare il cappuccino e dell’ambiente confortevole e piacevole. Dietro a tutto questo sta l’impegno da parte della proprietà di investire risorse per migliorare al massimo l’esperienza dei clienti piuttosto che per pagare gli alti costi pubblicitari o amministrativi. Siamo certi che se se facciamo di tutto per deliziare gli ospiti, daranno supporto alle nostre azioni di marketing diffondendo un buon passaparola e ritornando da noi. Questo è davvero fantastico, perché ognuno dei nostri hotel ha la sua propria personalità e atmosfera. E questo porta recensioni migliori e più frequenti.

Quali social media utilizzate?
Facebook, Twitter, Linked In, TripAdvisor e molti altri siti di recensioni che ci permettono di migliorare le nostre mailing list o comunicare con i potenziali clienti. Abbiamo provato a tenere un blog per un po’ ma portava via troppo tempo. Preferiamo prestare maggiore attenzione a Facebook, Twitter e i siti di recensioni. Abbiamo hotel piccoli con pochi dipendenti. Non abbiamo le risorse per dedicare una persona ai social media, ognuno di noi cerca di prendersi alcuni minuti ogni giorno per vedere che cosa dice la gente online e come può partecipare alle conversazioni.

Quali azioni seguite quando ricevete delle recensioni negative?
È difficile vedere delle recensioni davvero negative, ma impariamo dai nostri clienti e ci miglioriamo ogni giorno. Ogni commento negativo è controllato dai senior manager. Cerchiamo di scoprire il più possibile su ciò che è accaduto e decidiamo quali azioni intraprendere per migliorare, in tutti e 4 i nostri hotel se è necessario. Qualche volta se ci riusciamo contattiamo prima l’ospite. Rispondiamo pubblicamente se i commenti sono forti, sembrerebbe strano e superficiale se non lo facessimo. O potrebbe trattarsi di qualcosa che vogliamo mettere in chiaro con la comunità di TA per assicurarci che non diventi un problema per nessuno. Alcuni commenti sono così “interessanti” che la miglior cosa è non dire nulla; siamo sicuri che i viaggiatori intelligenti li leggeranno nella giusta prospettiva.

Che cosa fate per incoraggiare i clienti a scrivere una recensione?
Il segreto sta nel fare sentire ai clienti che hanno trovato qualcosa di così speciale da desiderare di condividerlo con il mondo. Non c’è scappatoia o strategia di marketing. È tutta una questione di duro lavoro e ospitalità autentica. Dopo che i nostri clienti hanno fatto il check out mandiamo loro un’e-mail per ringraziali e invitarli a scrivere su di noi su TA, insieme al link diretto. Tutto qui.

Quale consiglio darebbe agli hotel che aspirano a raggiungere tali traguardi?
Smettetela di pensare che ci siano scorciatoie. Dovete semplicemente essere il miglior hotel possibile ogni singolo giorno. Trattate ogni ospite come se fosse il più importante giornalista di viaggi nel mondo, perché in effetti potrebbe proprio esserlo.